Nella psicoterapia, in generale, e nella gruppoanalisi in particolare, è dato osservare vari atteggiamenti corporei che entrano a far parte della comunicazione non verbale, o linguaggio del corpo. I pazienti (PZ) usano la comunicazione non verbale nei seguenti modi:
Alla base del contenuto della comunicazione verbale dei PZ, così come della loro comunicazione non verbale, ci sono determinate motivazioni ( o bisogni ). Questi sono, come in altra sede riferito, Bisogni Primari, Bisogni esploratori, Bisogni Sociali di Affiliazione, di Potere e di Riuscita ecc. Riteniamo, in base alla nostra esperienza, di medici-psicologi di dover porre la massima attenzione anche a queste comunicazioni non verbali che a volte possono essere più illuminanti degli stessi contenuti verbali.
In questo caso occorre prendere in considerazione:
Vi sono molti piccoli segni con cui tra pazienti si comunica attrazione fisica: i gesti “caldi” includono il guardare l’altro negli occhi un po’ più a lungo del normale, il fare qualche piccolo movimento di contatto sul corpo dell’altro, l’usare di più la lingua inumidendosi le labbra con più frequenza.
Alcune volte, nel corso della seduta, alcuni PZ avvertono una grande fame (bisogno primario), che cercano di placare succhiando caramelle, oppure, una volta giunti a casa, mangiando avidamente e abbondantemente, nel tentativo di riempire un “vuoto” indotto dal GR e che il GR stesso non è riuscito a placare. Il bisogno primario della fame è venuto in soccorso al bisogno di affiliazione non sufficientemente soddisfatto. In alcuni PZ, attenti e concentrati nel compito di analizzarsi vicendevolmente, a volte si può osservare un sollevamento lento delle sopracciglia non accompagnato da altre espressioni facciali. E’ un’azione che esprime, innanzi tutto, attenzione e, con la quale, il campo visivo viene esteso verso l’alto, come se si volesse, realmente, o, in senso metaforico, vedere meglio o sapere meglio (espressione di Bisogni Esploratori)
Nei PZ in cui prevale il Bisogno di Affiliazione si osservano comportamenti che denotano la ricerca di attenzione e di affetto, di intimità e di identificazione con l’altro, di conforto, di protezione, di essere guidati.
Tutti questi aspetti del Bisogno di Affiliazione entrano in vario modo nel linguaggio del corpo. Così, un PZ, può ricercare attenzione assumendo un atteggiamento silenzioso, appartandosi, apparendo “perso” dentro le sue difficoltà. Ciò induce lo PST e gli altri componenti del GR a prendersi cura di lui.
I PZ cercano il contatto di sguardi con gli altri membri per ottenere attenzione e rassicurazione. Nelle fasi iniziali del GR la ricerca di contatto di sguardi è rivolta esclusivamente allo PST, in modo da assicurarsi un rapporto privilegiato con lui.
Altre volte la ricerca di attenzione ed affetto avviene attraverso l’abbigliamento.
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comunicazione-non-verbale-nella-gruppoanalisi-g.pdf Testo integrale della relazione del dott. G. Baldoni sulla comunicazione non verbale nella pratica gruppo-psicoanalitica. |