La psicofisiologia è la disciplina che si propone di ricercare le correlazioni esistenti tra i processi fisiologici del cervello e i processi psicologici della mente. In altri termini: le relazioni tra l’hardware e il software in un computer.
È, per definizione, una disciplina-ponte tra fisiologia e psicologia. Essa indaga i correlati fisiologici del comportamento, servendosi anche del notevole sviluppo della tecnologia di ricerca per neuroimaging di questi ultimi anni (TAC, RMN, PET, ecc.). Occupiamoci quindi di conoscere le basi anatomiche del nostro cervello e il loro funzionamento.
Il cervello è un organo tra i più delicati e sofisticati del nostro corpo. Risiede in una scatola rigida che lo protegge ed ha collegamenti con tutte le altre parti del corpo.
Esso misura in media 17 cm. di lunghezza, 14 di larghezza, 13 di altezza. Quello della donna pesa, in media, 140 gr. In meno di quello dell ’uomo, ma in confronto ha un maggior sviluppo del corpo calloso, cioè di quella zona di interconnessione tra i due emisferi.
Questa caratteristica anatomica ha un enorme valore in quanto la donna può contare, rispetto all’uomo, su una maggiore integrazione tra le funzioni emotive dell’emisfero destro e quelle logico-matematiche di quello sinistro. Tagliando verticalmente e trasversalmente il cervello, noteremo che esso ha due colorazioni: all’esterno, la corteccia, grigia, all’interno, la zona sottostante, bianca. La parte grigia è costituita da neuroni, cioè cellule nervose; quella bianca da fibre nervose, che mettono in contatto tra loro i neuroni. Il rapporto tra la zona grigia e quella bianca è di 40 a 50 nell’uomo, mentre quasi all’inverso nel cane.
Il maggior peso del cervello non indica una maggiore capacità intellettiva. La maggiore efficienza del cervello è in rapporto al numero di neuroni ad azione inibitoria ( con assoni brevi ) e alla abbondanza dei processi di collegamento ( il coniglio ne ha il 30%, il gatto 35%, le scimmie 45%, l’uomo 75% ). Dal punto di vista anatomico le cellule della corteccia sono disposte su sei strati orizzontali. Dal punto di vista funzionale esiste una organizzazione a colonne verticali, costituite, per tutto lo spessore dei sei piani, da gruppi di cellule, nell’ordine delle 10.000 unità.
Questi raggruppamenti, chiamati moduli, ( ne abbiamo 2 milioni ) rappresentano delle vere e proprie unità operative, le quali, oltre ad avere rapporti con altri moduli, attraverso neuroni di collegamento,con funzioni di entrata e di uscita delle informazioni, possiedono al loro interno attività complesse e capacità sia eccitatorie che inibitorie. I moduli di uno stesso emisfero sono collegati tra di loro e con gli altri moduli dell’altro emisfero. Le vie di collegamento tra i due emisferi si trovano nel corpo calloso. [...]
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psicofisiologia-base-psicoterapia.pdf Relazione del dr. Giorgio Baldoni di Foligno - Medico Psicologo Argomenti trattati
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